giovedì 26 agosto 2010

Millefoglie al prosciutto crudo e fontina



Ecco una ricetta che, appena l'ho vista, mi son detta: QUESTA LA DEVO FARE ASSOLUTAMENTE!!!
E poi visto che avevo la sfoglia in casa,ho deciso di provarla; purtroppo però non avevo la fontina e quindi l'ho sostituita con la scamorza affumicata.

Eccovi la ricetta:

MILLEFOGLIE AL PROSCIUTTO CRUDO E FONTINA:

Per la Millefoglie:
500 gr Pasta sfoglia
300 gr Prosciutto crudo tagliato spesso   (io l'ho affettato molto più fine perchè mi piace di più)
250 gr Fontina  (io ho usato la scamorza affumicata)
1 Tuorlo per dorare la pasta

Per la Besciamella:  (io non la faccio così,però questa volta ho voluto seguire bene il procedimento di questa ricetta)
1/2 litro Latte
40 gr Burro
40 gr Farina
2 Tuorli
Sale,Pepe e Noce Moscata

PROCEDIMENTO:
1. Preparare la besciamella. Intiepidire il latte in una casseruola.Far sciogliere in un'altra casseruola il burro,unire la farina e amalgamare per 2-3 minuti,mescolando con una frusta. Versare il latte tiepido e portare ad ebollizione,continuando a lavorare con una frusta. Salare,pepare e profumare con la noce moscata. Fuori dal fuoco,incorporare i tuorli,mescolando energicamente con la frusta. Lasciar raffreddare.
 2. Stendere metà della pasta sfoglia,ricavando un rettangolo da 35 x 15 cm. Disporlo sulla placca foderata con un foglio di carta da forno.
3. Tagliare il prosciutto crudo a striscioline e la fontina (scamorza) a fettine sottile.
4. Lasciando liberi i bordi di 1,5 cm,disporre sul rettangolo di pasta sfoglia uno strato di prosciutto,uno di fontina (o scamorza) e uno di salsa besciamella. Ripetere l'operazione un'altra volta.
5. Stendere la pasta sfoglia rimasta e usarla per coprire l'ultimo strato. Chiudere i bordi schiacciandoli con i rebbi di una forchetta,poi,con un coltello, disegnate una grata sulla superficie della sfoglia. Spennellare con il tuorlo sbattuto. Mettere a riposare in frigo per circa 1 ora.
6. Cuocere per 35 minuti in un forno PRERISCALDATO a 210°C, coprendo il millefoglie con la carta da forno se si colora troppo in superficie.

Buon Appetito!!! :D

Zoom dell'interno:


mercoledì 25 agosto 2010

Lievito Naturale - Continuo (Parte 1)

Ed eccoci qua....Abbiamo atteso per altre 24 ore che il nostro piccolo lievito cresca dentro il suo panno bello caldo riposto in dispensa. Ecco come l'ho trovato questa sera prima di slegarlo e aprirlo...


Come vedete nella foto in una notte è diventato bello gonfio, infatti ieri quando l'ho legato,ho lasciato le corde abbastanza lente,oggi invece quando l'ho ripreso, le corde erano in tensione. Una volta tolto il primo panno,ho sentito una specie di PUFF, un soffio, come se ti fosse allentato. Ecco come si presentava una volta tolto il panno, con relativo zoom del suo interno:


Una volta ripulito il tutto (questa è una fase alquanto "appiccicosa"), si mettono le croste da una parte e il "cuore" da un altra. RICORDATE DI PESARE IL CUORE PER REGOLARVI CON LE DOSI DI FARINA E ACQUA, IN QUESTO CASO, TIEPIDA.
Ecco la foto:


Il "cuore" del mio lievito pesava 572 gr,quindi gli ho aggiunto 572 gr di FARINA 0 e 286 gr (cioè la metà di 572 gr) di acqua naturale della bottiglia TIEPIDA. Diamo una leggera mescolata, tanto da far assorbire l'acqua ed ecco come si presenta il nostro panetto:


Come vedete all'occhio non si presenta benissimo,questo perchè non è ancora ben assorbito. Ora bisogna impastare energicamente per 15 minuti, ed ecco come si presenta dopo avere impastato bene.


Ora possiamo rilegarlo nel panno e procedere alla chiusura e alla legatura del panetto come ho descritto ieri. Ecco come si presenterà:


Riporlo in dispensa per altre 24 ore e procedere sempre in questo modo per almeno 30 giorni prima di utilizzarlo per preparare pane e/o affini.
Buona fortuna e buona pazienza a tutti!!! ;D
Ciao ciao! :*

Lievito Naturale

Finalmente dopo tanto tempo e dopo tante ricette che non hanno danno alcun frutto,ho trovato una ricetta di una ragazza che ha un blog proprio qui,su blogger. Sto parlando di Sarah del blog Fragola & Limone.
Ora non voglio illudermi perchè oggi è il 2° giorno, però non voglio disperare; come dice Sarah, per avere il lievito naturale bisogna dotarsi di:

1. Un paio di chili di pazienza, perché il processo richiede qualche giorno, ma se il lievito nasce richiede cure continue e frequenti.

2. Un bel pizzico di fortuna, perché non sempre riesce, non sempre riesce al primo colpo e non è detto che riesca per forza, ma se tutto fosse facile, che gusto ci sarebbe? !
3. Qualche manciata di fatalismo, perché c'è chi riesce al primo colpo (com'è successo a me, vedi punto 2.), chi riesce al secondo e chi dopo diversi tentativi ancora si arrovella per capire dove sbaglia. Non ci sono garanzie che il lievito nasca, ma in fondo il suo fascino sta anche in questo.
4. Tenacia, perché può riuscire subito oppure si possono dover fare più tentativi: quello che è certo è che anche quando nascerà, avrà bisogno di cure (all'inizio più frequenti, poi pure un po' meno).

Beh, io per il momento, non voglio disperare, voglio pensare che sta nascendo il mio lievituccio. Per quanto riguarda la ricetta,beh, vi posto la pagina dove Sarah, meticolosamente ha scritto tutto il necessario; eccovi il link:

Lievito Naturale di Sarah ( Fragola & Limone)

Ora io ho pensato: Chi si sta avvicinando al mondo del lievito madre,avrà mille domande da porsi e nonostante gli articoli che troviamo sono eloquenti,c'è sempre chi dice ( e io sono una tra questi: MA IN CHE SENSO? CHE COSA SI INTENDE? A CHE PUNTO DEVE ARRIVARE? COME CAPIRE CHE E' PRONTO? ecc...ecc.. Beh a questa domanda spero di rispondervi io, visto che sto iniziando a fare il lievito e spero con tutto il mio cuore che non mi faccia brutti scherzi, vorrei condividere con voi la mia esperienza mettendo passo passo ciò che bisogna fare, le foto del lievito, di come deve essere ecc...ecc... sperando di rispondere a + della metà delle domande che vi assillano.
Purtroppo della prima fase non ho foto (a me le idee mi vengono fuori mooolto dopo,eeheeh :P ); della prima fase si intende:

Ridurre in poltiglia una mela matura, pasarla e mettere ugual peso di acqua naturale (io ho messo quella della bottiglia perchè non avevo tempo di mettere a bollire l'acqua del rubinetto) e lasciar fermentare in un luogo caldo per 24 ore coperto da un panno. Dopodichè passarla in un colino e ricavarne il succo. Al succo ricavato, aggiungere il doppio del suo peso in FARINA 0 (io ho ottenuto 196 gr di succo, quindi ho aggiunto 392 gr di farina 0). Mescolare all'inizio con una forchetta e poi,quando si è ottenuto un impasto abbastanza duro, metterlo sulla spianatoia e lavorarlo per 20 minuti ( Sarah dice che è molto importante questa fase,quindi perdiamoci un pò di tempo). Passato questo tempo si otterrà un impasto molto liscio al tatto, morbido e biancastro. Toccandolo si deve avere la sensazione che l'impasto al suo interno sia mooolto sodo. Adesso pesiamo il nostro panetto e mettialo in una ciotola con il quintuplo del suo peso in acqua ( il mio pesava 570 gr, quindi x5, ho messo nella ciotola 2850 gr di acqua).
Fatto ciò bisogna mettere tale ciotola al riparo da correnti,possibilmente al caldo e non coperto. L'impasto che avremo si troverà sul fondo, se quest'ultimo verrà a galla ENTRO 48 ORE potremo dire che il nostro lievito sta per nascere,altrimenti se si trova ancora sul fondo, AHIME', dobbiamo buttare via tutto e ricominciare da capo.
Se siete state fortunate il vostro panetto sarà venuto a galla, sulla parte esterna si sarà formata una crosticina e si sarà allargato per tutto il diametro della ciotola, in poche parole, visto di profilo sembrerà un disco volante...eeheeh!
Il mio panetto è venuto a galla prima di 24 ore quindi non è detto che ci voglia per forza 2 giorni per effettuare la prossima operazione; adesso passiamo all'ultimo step prima delle foto che vi posterò; Dicevo, se il vostro panetto è venuto a galla,bisogna tirarlo fuori dalla ciotola, pesarlo e mettere LO STESSO PESO IN FARINA 0 e il 35% DEL PESO DEL PANETTO IN ACQUA NATURALE DELLA BOTTIGLIA. (il mio panetto senza le croste pesava 492 gr,quindi ho aggiunto 492 gr di farina 0 e 172 gr di acqua naturale [ (492*35)/100= 172 gr ].
Ho impastato per 20 minuti, dopodichè ho messo il lievito in due panni puliti e che non odoravano di sapone e li ho legati. Ho proceduto in questo modo per il primo panno:

1. Ho preso un panno pulito e l'ho un pò infarinato, dopodichè ho appoggiato sopra il panetto di lievito e l'ho chiuso bene. Ho usato la stessa tecnica di chiusura che vi farò vedere con il secondo panno. Ecco qui:


Chiuso il nostro bel panettino, passiamo a legarlo come si deve,ma, RICORDATE: non troppo stretto perchè si gonfierà... :D



Spero di esservi stata utile!!
Al prossimo sviluppo!!! ;D

Vi posto il link per la seconda serie di immagini,visto che risultano un pò piccole.


domenica 8 agosto 2010

Chiffon Cake


Ed eccomi qui, dopo una settimanella di latitanza.
Questa volta vorrei proporvi un'altra ricetta americana, senza cioccolato, ma molto,molto guduriosa lo stesso.
Vi propongo la famosa CHIFFON CAKE,il ciambellone americano ULTRA-MORBIDISSIMO. Adatto per le merende, ma soprattutto per la prima colazione,accompagnato da un bel cappuccino fumante...mmmm.....eccovi la ricetta:

CHIFFON CAKE

Ingredienti:

300 gr Farina 00
300 gr Zucchero semolato
130 gr Olio di semi
190 gr Acqua
6 Uova (divisi in Tuorli e Albumi)
1 bustina Lievito per dolci
1 bustina da 8 gr di Cremor di tartaro
Buccia di 1 Limone grattugiato

Preparazione:

In una ciotola setacciare la farina col lievito per dolci; unire dopo lo zucchero, i tuorli d'uovo, l'acqua e l'olio di semi, SENZA MESCOLARE. Nel frattempo, in un'altra ciotola, montare a neve FERMISSIMA gli albumi d'uovo con il cremor tartaro. Una volta montati benissimo, mescolare gli ingredienti dell'altra ciotola. Dopo averli ben amalgamati, unire a poco a poco gli albumi mescolando dal basso verso l'alto. Mescolare con delicatezza e molto bene. Finita questa operazione, versare il composto nell'apposito stampo da chiffon cake oppure una ciambelliera (come ho fatto io perchè non ho, per il momento, lo stampo) e cuocere nel forno PRERISCALDATO a 180° per 75 minuti circa; (fare la prova stecchino).
Una volta sfornata, metterla a raffreddare a testa in giù incastrata nel collo di una bottiglia. Dopo un'oretta staccare il dolce aiutandosi con una paletta o coltello e versare su un piatto da portata; spolverizzare con zucchero a velo e GUSTARE.

Bon Appetit! ;D